In caso di pericolo, occorre innanzi tutto rimanere con i piedi per terra! Ma se è proprio la terra a tremare?
Il rischio sismico, ossia quello di possibili terremoti, è fra le eventualità che fanno forse più paura. Sarà proprio perché quando case, strade, muri e tutto ciò che abbiamo sempre considerato stabile e sicuro prende a oscillare, vibrare e perfino crollare. Sembra che non ci sia riparo dove rifugiarsi.
In Lombardia il rischio sismico è scarso. Comunque è presente in comuni delle province di Brescia, Bergamo, Cremona e Pavia (prepper informati se il comune dove abiti è a rischio sismico, meglio saperlo). Con uno strumento chiamato sismografo è possibile captare e registrare le scosse di terremoti anche lontani e profondi da non essere avvertiti in superficie. Nonostante il progresso scientifico però non siamo ancora in grado di prevedere i terremoti. Gli esperti conoscono le zone a rischio solo in base ai terremoti che le hanno già colpite in passato.
In caso di terremoto, bisogna:
Allontanarsi da finestre e vetri, o comunque da oggetti che potrebbero cadere e colpirci. Vale anche per le finestre di case o palazzi vicini, se ci si trova all'esterno, i cui frammenti precipitando potrebbero investirci e attraversarci come veri pugnali. Quindi, all'aperto, allontanarsi da edifici, cavi elettrici, strade strette, ponti, sentieri ripidi, pareti franose, spiagge, argini e dighe. Sono i posti più pericolosi.
Non avvicinarsi ad animali spaventati. Non uscire su scale o balconi, che sono i primi a crollare. Se possibile aprire le porte per evitare che si incastrino i battenti e ci imprigionino. Ripararsi sotto mobili resistenti (un tavolo massicio) o sottole travi portanti dei muri. Non utilizzare ascensori naturalmente. Non usare fiamme libere, perché se c'è una fuga di gas, possono causare un'esplosione. Evitare l'uso del telefono.
Terminate le prime scosse, chiudere i rubinetti del gas, dell'acqua e togliere corrente. In fine evitare l'uso dell'automobile.
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